maggio 11, 2010

4.4 Caratteristiche di una CoP

Le caratteristiche delle CoP sono:

1) la spontaneità

2) la partecipazione

3) la reciprocità

Le CoP sono orientate al problem solving, il che è insito nel termine pratica. E’ una sorta di extra lavoro, qualcosa di non previsto, in cui tutti continuano a svolgere i propri compiti.

Oltre alle caratteristiche che le determinano, un altro aspetto interessante delle CoP è la legittimazione, intesa come il riconoscere da un lato il singolo individuo (mantenendo la sua identità all'interno della comunità in tutta la sua ricchezza, contro l’omologazion, e accettandone la sua diversità), e dall’altro lato molteplici individui (sono anche quei legami forti che se rotti o violati rompono la comunità, o portano l’individuo a essere espulso dalla comunità. L'idea di fondo è l'essere legati alla risoluzione del problema).

Altro aspetto importante è la reificazione, ovvero il fatto di oggettivare ed esternalizzare concetti, relazioni, e tutto ciò che la comunità costruisce come conoscenza; costruisce una sorta di memoria che può essere legata al linguaggio (la costruzione di un linguaggio comune) ma può essere vista anche come memoria su un supporto (qualcosa che persiste, che la CoP crea e mette a disposizione di tutti i membri, ed eventualmente di quelli che entrano, perché possano usufruire dell’esperienza passata).

Infine, una grande importanza è rivestita dalla negoziazione delle “regole" all'interno della Cop. Le regole di funzionamento di questa comunità sono definite in maniera locale e soggiacciono alla particolare struttura della CoP, diversa da quella solita e formale che si trova nelle organizzazioni. Alcune regole particolarmente importanti per la vita della CoP possono essere il mantenimento della memoria, le modalità di accoglienza, etc. Tali regole possono essere convenzionali oppure esplicite, perché non è detto che siano sempre totalmente formalizzate. Chi non è d’accordo può cercare di dissentire, e di far cambiare alcune cose.

Alla base di tutte le caratteristiche che determinano la Cop vi è una dialettica tra competenze e pratica: le competenze da sole influenzano il comportamento della CoP; se legate alla pratica definiscono la risoluzione dei problemi. Ciascuno deve conquistare sul campo la propria competenza e autorevolezza. È una partecipazione che costa, che richiede sforzo, ed è molto dinamica. Partecipare ad una CoP vuol dire essere disposti a fare qualcosa in più del dovuto. Quando la CoP realizza che il costo è maggiore di quello che si ottiene o si sfalda oppure l’individuo viene estromesso.

Come si può rendere operativo questo concetto in termini organizzativo-tecnologici?

Dal punto di vista organizzativo riconoscere una CoP, che è un corpo non previsto: come trattarla?

Qualcosa di positivo o negativo?

Favorirla o no?

Dal punto di vista tecnologico sapere che un gruppo di persone è o non è una CoP ha una grossa implicazione sulla progettazione della tecnologia di supporto perché se un gruppo di persone è una CoP, la tecnologia non deve intralciare o imporre qualcosa che è già garantito dalla comunità stessa, ma puntare sulla costruzione della memoria senza preoccuparsi di creare legami o almeno farlo in maniera differenziata tra chi entra e chi è già dentro. Bisogna stimolare il potenziale membro della comunità a diventare tale. La tecnologia deve adeguarsi e non interferire nelle relazioni perché rischia di essere un elemento distruttivo.

Usare il termine “costruire” riferendosi alla Cop è errato: è possibile supportarla e favorirla tecnologicamente, ma è impossibile costruirla o crearla. Strutturare un’organizzazione come CoP è una contraddizione.

Nell’osservare questi flussi comunicativi informali si è visto che questa modalità era efficace, altrimenti non si sarebbe inventato questo concetto.